in collaborazione con Festival Women – Voci di donna 2023
BOOMERS
testi di Marco Paolini e Michela Signori consulenza alla drammaturgia Simone Tempia regia Marco Paolini
con
Marco Paolini e Patrizia Laquidara
e con Davide Pezzin e Davide Repele
musiche originali di
Alfonso Santimone e Patrizia Laquidara
luci Michele Mescalchin, fonica Piero Chinello assistenza tecnica Pierpaolo Pilla, direzione tecnica Marco Busetto Elementi scenici realizzati da Pino Perri e Letizia Frigo produzione Michela Signori, JOLEFILM.
Il nostro grazie a Gianfranco Bettin, Print Materia, Teodomiro Dal Negro srl.
Boomers è una sorta di banca della memoria in forma di gioco, disegnato da chi quel piccolo mondo non l’ha vissuto ma solo reinventato.
Tutto si svolge nel bar della Jole, tornano i personaggi degli Album di Paolini ma nulla è più come prima. Sono ancora tutti giovani ma ovviamente, non sono più reali, sono personaggi di una storia, incontrati in un gioco, che costringe al movimento continuo, ad uccidere per non essere ucciso, per proseguire nel gioco.
Si muore continuamente in Boomers, ma non è grave, tocca solo ricominciare da capo.
Nel bar della Jole, quando Jole canta succede qualcosa… il meccanismo del gioco costringe a muoversi, ad agire anche se si vorrebbe star fermi, ad aspettare…
Boomers tira fuori conflitti, dinamiche, percorsi, errori storici, occasioni perdute del passato prossimo, di una generazione che ha avuto un impatto pesante sul pianeta sia in termini ecologici che in termini tecnologici ed economici. Ma nel contempo una generazione che ha prodotto menti brillanti, personalità, energie e idee che quell’impatto hanno cercato di combatterlo.
Le nuove tecnologie mettono in crisi la trasmissione dell’esperienza e la funzione maieutica della memoria.
Lo spettacolo nasce dall’esperienza di un autore che ha fondato sulla memoria una parte importante del suo lavoro e oggi si interroga su quali siano le risposte possibili del teatro (luogo della finzione e della rappresentazione per vocazione) ad un mondo in cui esperienze virtuali e reali sono sempre più mescolate senza gradi di separazione netti.
Con curiosità, con attenzione critica e senza pregiudizi si immagina un mercato dei ricordi in forma di gioco che anestetizza… chi lo comincia non potrà farne a meno.
La musica avrà un ruolo importante, con un ensemble di musicisti (in via di definizione) e con Patrizia Laquidara, una delle voci più intense e liriche della musica “leggera”, figura inafferrabile, poliedrica e brillante della musica d’autore contemporanea, che sul palco prenderà le sembianze di Jole.
Marco Paolini, narratore darà corpo e voce al coro dei personaggi delle storie del bar della Jole.